Se hai bisogno di arredare casa o stai pensando di rinnovare il tuo arredamento attuale, ma non hai le idee chiare, questo articolo potrebbe essere di ispirazione alle tue idee; ma se rimane ancora qualche dubbio la parola d'ordine è "MIX & MATCH".
STILE CLASSICO MODERNO
Mai passato di moda, con le sue linee sobrie ed avvolgenti. Rassicurante e consolidato, lo stile classico moderno è senza dubbio il più elegante e lussuoso con i suoi velluti monocromi, i suoi inserti dorati e le sue essenze in legno, formando un quadro ordinato, concreto e confortevole.
STILE CONTEMPORANEO
Lo stile dei nostri tempi, linee essenziali, precise, minimal con prevalenza del colori puri.
Preferire un arredo che sia prima di tutto funzionale, oltre che bello esteticamente, senza però aver bisogno di ricorrere a forme enormi o particolarmente complesse.
In questo la tecnologia è di grande aiuto, in particolare nell’impiego di materiali innovativi come il corian per il top della cucina od il gres porcellanato per i pavimenti, con i suoi numerosi effetti disponibili in commercio come, legno, pietra, marmo e cemento.
STILE INDUSTRIAL
Lo stile degli appartamenti Newyorkesi di periferia. Nasce dal recupero e riuso di ambieni dismessi precedentemente utilizzati per uffici o industrie.
Lo stile industriale parte dalla scelta dello spazio abitativo: i loft, gli open space sono i più adatti, in quanto, disponendo di ampi e ariosi ambienti con poche tramezzature, imitano alla perfezione i veri spazi industriali.
Si caratterizza per un design particolare, basato su linee sobrie, essenziali e nette: in questo modo gli arredi sono funzionali, assolutamente basici e fatti di materiali resistenti.
Progettare e arredare in stile industriale non è operazione semplice: è necessario scegliere spazi ampi, ma non dispersivi, materiali grezzi, ma caldi, arredi essenziali, ma equilibrati.
L’arredamento industriale è sempre più apprezzato grazie alle sue caratteristiche di modernità, dinamicità ed estrosità.
STILE SCANDINAVO
L’arredamento dal gusto nordico così pulito e sobrio, che unisce funzionalità ed estetica pur rimanendo accogliente e ricercato.
Pochi elementi e linee semplicissime, caratterizzano lo stile scandinavo.
Bianco alle pareti per illuminare al massimo gli ambienti, lana, lavorazioni tradizionali, inserti handmade e tanto legno dalle tonalità chiare e luminose tipiche delle foreste del Nord, come il rovere, la betulla o il noce, utilizzati nel loro colore naturale.
STILE ETNICO
Lo stile etnico è un insieme di motivi e tendenze che evocano segreti di terre lontane, immagini e storie di popoli orientali e africani.
Largo al colore, agli accostamenti audaci, agli inserti in corda e raffia, ai legni pregiati, ai metalli traforati, alla pelle e ai tessuti: nulla riesce a rendere più personale la casa della memoria di un viaggio e
dell’evocazione delle atmosfere di una terra lontana.
Non solo Africa ed Asia: anche il Centro e il Sud America con il loro caleidoscopio cromatico rappresentano un serbatoio dal quale attingere.
STILE VINTAGE
Il termine vintage deriva dal francese "vendenge" e ha una derivazione enologica, ovvero per definire vini vendemmiati e prodotti nelle annate migliori. La parola vintage è quindi diventata sinonimo dell’espressione “d’annata” in ambiti oltre al vino come la moda, l’arredamento, le macchine, ecc.
Dagli anni Venti in poi, lo stile che concede un salto indietro nel tempo trova il suo punto di forza nella compresenza di arredi,
lampade o dettagli provenienti dall’universo del
modernariato e di oggettistica di recupero.
Lo stile vintage è senz’altro uno stile originale: quando si arreda una casa si va alla ricerca di pezzi unici, trovati nei mercatini o nelle cantine della nonna. Il fascino delle case vintage è che non ne troverete mai una uguale all’altra e spesso raccontano la storia delle persone a cui appartiene.
STILE SHABBY CHIC
Shabby vuol dire letteralmente usurato, consumato, insomma vissuto e con l’aggiunta di tocchi decisamente eleganti, ecco che shabby diventa shabby chic.
lo stile shabby chic nasce in Inghilterra negli anni ’80, rafforzato da un successo ormai solido, abbandonando lo status di moda passeggera e basandosi su regole ben precise: in particolare, finiture e arredi di gamma cromatica univoca che comprende le tonalità pastello, il bianco, il beige e il grigio. Gli arredi shabby chic possono essere autentici pezzi reimpiegati e dunque realmente usurati dal tempo e dall’uso, oppure nuovi elementi sui quali si interviene tramite un’azione misurata di decapaggio.